La scuola Morpurgo
di Lidia Fassio
In questo momento per me doloroso, ho però l'onore di parlare di Lisa Morpurgo, mia insegnante, ma anche figura di riferimento fondamentale per ciò che sono stati i miei studi in questa materia.
Certo, penso che a nessun studioso attento sia sfuggito il contributo che il suo ruolo, i suoi studi, la sua scuola e non ultima la sua personalità hanno avuto sull'intero mondo astrologico, italiano e straniero.
Prima di passare a parlare della sua SCUOLA, vorrei dire alcune parole sull'affetto che mi lega a questa persona, spesso schiva, sicuramente non facile da approcciare e da comprendere, al punto da apparire troppo spesso scostante e sprezzante, ma solo ad occhi poco attenti e sicuramente superficiali.
Lisa è stata una persona di potente carica energetica ed umana; certo, la sua natura vera e il suo potenziale affettivo facevano capolino attraverso il suo Sole in Toro e la sua Luna in Cancro, solo se si riusciva a superare la sua maschera leonina che, a mio avviso, era più uno strumento di difesa che non un'arma di attacco al mondo esterno, come molti hanno inteso.
È stata una donna che sicuramente avrebbe meritato ben altro riconoscimento alla sua sottile e raffinata intelligenza, alla sua cultura e all'aspetto di ricercatrice e di scienziata che tanto ha caratterizzato la sua vita e la sua opera e che invece è stata tanto osteggiata per il suo carattere e il suo modo di affrontare coloro che non riuscivano a guardare oltre questo apparente limite.
Lisa è stata una grande insegnate proprio perché non ha mai passato nozioni, ma riusciva a trasmettere la sua esperienza e il suo amore per questa materia alla quale ha dedicato sicuramente metà della sua vita.
È stata una figura di grande statura e di grande personalità e, come tutte queste persone, fortemente amata o fortemente osteggiata, ma anche questo è un trattamento riservato solo ai "grandi", a quelli che non possono essere incapsulati nella mediocrità poiché non si accontentano di ciò che il passato gli ha trasmesso ma vanno a ricercare vie e strade nuove per allargare i confini della mente.
Probabilmente, questo era il suo "personale viaggio", rappresentato dal Sole in casa undicesima, che le ha dato quella spinta alla ricerca e che ha fatto di lei un'avanguardia per quanto riguarda l'astrologia, ma che le ha dato, per converso, anche il difficile rapporto con ciò che rappresentava lo status quo: è stata una Prometeo al femminile che ha aperto nuove possibilità e che ha pagato il suo non piegarsi al vecchio, il suo rifiuto per le cose scontate con una sorta di isolamento dal mondo ufficiale, ma che ha fatto di lei una persona che ha aperto uno spiraglio a questa disciplina, relegata fino agli anni ottanta nel gran calderone delle scienze occulte, portandola all'onore della sua antica veste, riconsegnandola a pieno diritto nelle mani di chi vorrà raccogliere, anche sul piano scientifico, questo testimone, scomodo, ma incredibilmente affascinante.
Grazie per tutto ciò.
La scuola Morpurgo
Io credo che tutte le persone che si sono avvicinate all'astrologia in modo profondo e serio conoscono Lisa Morpurgo e comprendono bene il contributo innovativo che ha dato a questa materia e, se l'astrologia si è sradicata da certi concetti medioevali farragginosi, lo dobbiamo proprio a lei.
Il grande merito della sua Scuola consiste nell'aver dato una prospettiva logica-razionale, proprio perché Lisa, persona dotata di potentissime intuizioni, esattamente come vuole la sua congiunzione Luna-Plutone in Cancro in casa dodicesima, non avrebbe però mai accettato di rendere pubblica una teoria se non ne avesse prima trovato una spiegazione razionale, richiesta dal suo trigono Saturno-Mercurio in segni d'aria.
Questa modalità di azione ha trovato spesso conferma in concetti che, non avendo superato questo vaglio attento e critico, sono rimasti oggetto di studio all'interno dei suoi gruppi, ma non sono mai stati portati al pubblico.
Desidero sottolineare il grande amore che Lisa ha avuto per questa disciplina di cui ha intuito il messaggio cosmico che prende forma dietro al simbolismo spicciolo facilmente percepibile da tutti.
Lisa ha dedicato alla sua scuola e a noi allievi, una grande energia e sicuramente una parte importante della sua vita, continuando fino a che le è stato possibile a tenere i suoi gruppi nei quali spesso parlava delle sue intuizioni e dei suoi problemi irrisolti.
Certo, la sua scuola non è stata mai articolata; lei non ha voluto che diventasse un'istituzione e non l'ha quindi strutturata; è sempre stata restia ad incanalarla in un qualcosa che prendesse una forma e una direzione. I suoi sei pianeti nell'ultimo quadrante (tra cui tutti i personali), la dicono lunga su come lei rifuggisse da organizzazioni, associazioni e scuole , poiché, con la sua intima natura del tutto anticonvenzionale, temeva che con il tempo, queste avrebbero assunto una struttura rigida e sarebbero sconfinate in centri di potere che pian piano avrebbero perso di vista il fine originario, che per lei, è sempre stato la ricerca.
Questa, e solo questa penso sia la ragione che l'ha sempre resa insofferente a dare "un'identità riconosciuta legalmente" alla sua scuola, nonostante molti suoi allievi avessero a lungo premuto per andare in questa direzione.
La sua scuola è stata - a mio avviso - una filosofia di pensiero astrologico attraverso la quale ci ha sempre spronati a mettere in moto la nostra personale machina per pensare, senza mai limitarsi a prendere per vero ciò che libri e manuali riportavano.
Ci ha accompagnati a cercare sempre cosa si celava dietro ad ogni posizione, ad ogni aspetto, ricordandoci spesso che lo Zodiaco - a suo modo di vedere - è a tutt'oggi uno strumento ancora troppo sofisticato per le potenzialità dell'uomo attuale che, nonostante l'immenso patrimonio tecnologico e scientifico, ha però incautamente perso di vista i significati e le verità universali che il messaggio astrologico vuole portare alla luce.
Le sue lezioni sono concentrate nei suoi testi che, da ogni riga, trasudano questo insegnamento.
Lisa ci ha costantemente invitati ad osservare con occhio critico ed obiettivo la realtà e le piccole cose, giacché - sosteneva - sono la chiave di lettura delle grandi leggi universali.
Il suo pensiero e, di conseguenza, il suo modo di fare astrologia, si è quindi staccato molto dalla visione tradizionale che mostrava appieno le contraddizioni stipate dietro alla domificazione antica; ha percepito con chiarezza il simbolismo del numero dodici, andando a ricostruire, passo dopo passo, il viaggio dei pianeti e la loro funzione attraverso la quale i segni prendevano vita e rappresentavano un certo tipo di costruzione psichica.
Il suo codice di domificazione, spesso così apertamente contestato, si presenta a tutt'oggi con una logicità perfetta; le sue esaltazioni hanno un senso non solo perché rispondono appieno ai due princìpi cardine dell'astrologia - polarità e complementarietà -, ma anche perché in quella e solo in quella successione si trova racchiusa la chiave di lettura della struttura biologica e psicologica dell'uomo.
Alcuni suoi percorsi mentali non sono chiaramente di facile comprensione, soprattutto per chi non ha familiarità nell'interpretazione dei simboli; è il caso di ciò che ha ricostruito nella sua teoria delle "trasparenze planetarie", tesi poco nota e poco presa in considerazione dagli addetti ai lavori, che tuttavia evidenzia con estrema precisione la parte inconscia, l'ombra di ogni singolo segno dello zodiaco.
Io credo che la scuola Morpurgo non solo abbia dato molto, ma potrà dare ancora di più a tutti quegli studiosi che si avvicinano a questa disciplina con umiltà cercando di comprenderne i significati intrinsechi e le chiavi di lettura evolutive; le sue lezioni sono una base da cui partire per cercare nuove possibilità che diventano percepibili solo a coloro che superano l'idea che lo Zodiaco serva a "predire gli eventi spiccioli della vita", ma che protegga, nella sua conchiglia - in termini anche molto complessi - il segreto del cammino dell'evoluzione umana e il sottile ma inscindibile legame che questa ha con l'evoluzione cosmica.
Io personalmente devo a Lisa Morpurgo un ringraziamento particolare: infatti, anni fa, dopo vari percorsi m'imbattei nel "Convitato di Pietra" testo che rappresenta una pietra miliare per tutti coloro che vogliono comprendere l'astrologia. Fu proprio questo libro che mi instillò il germe della curiosità e l'amore per questa materia che, da allora non mi ha più abbandonato.
Era il 1980 e quel libro arrivò nella mia vita esattamente nel momento in cui avevo deciso che l'astrologia non faceva per me, poiché non riuscivo a trovare, almeno nella letteratura che allora si trovava sul mercato, nessun fondamento logico a cui la mia mente capricorniana potesse agganciarsi.
Dopo la lettura del "Convitato di pietra" ci fu una sorta di colpo di fulmine che tuttora non ha perso l'intensità e l'energia iniziale.
Devo a lei aver passato i miei anni di lavoro astrologico alla ricerca continua delle spiegazioni di ciò che vedevo accadere nella vita delle persone, nelle loro anime, e che era rappresentato dai simboli del loro tema natale.
Devo a lei l'aver scoperto più cose di me attraverso la lettura del mio tema natale di quanto ne avevo conosciute in sette anni di analisi psicologica.
Devo a lei l'aver imparato ad usare questo strumento e aver capito quanto sia sofisticato e complesso un tema natale che riporta esattamente tutta la struttura psichica della persona.
Credo che, per tutti gli addetti ai lavori, così come per coloro che si affacciano a questa materia, le sue lezioni possano essere compagne preziose del loro viaggio che, come quello di Lisa, non terminerà mai.
Un grazie di cuore
Lidia Fassio
Pubblicato sul numero 35 di Ricerca 90